Sorgente di luce e illuminanti

La differenza

La differenza tra "sorgente di luce" e "illuminante" è fonte spesso di molta confusione. Anche se il termine è chiaro, c'è una profonda incertezza quando si tratta di scegliere gli illuminanti corretti per la valutazione del colore e le tolleranze.
Tale documento vi aiuterà a scegliere a seconda dell'applicazione i relativi illuminanti corretti.
 

D: C'è differenza tra una sorgente luminosa e un illuminante?

R: Sì, c'è!

Il termine "sorgente di luce" è riferito a qualsiasi oggetto in grado di emettere "luce" (distribuzione di energia relativa nello spettro visibile da 380 - 750nm). Ma la qualità e l'energia di questa luce non è descritta e può variare, ad esempio la luce del sole varia nel suo aspetto durante il giorno e a seconda del periodo dell'anno e con il tempo. Quindi, una "sorgente di luce" non è affidabile per essere descritta matematicamente e non è tecnicamente riproducibile, di conseguenza non adatta per la caratterizzazione colorimetrica.

Per avere un fonte di luce affidabile, riproducibile e matematicamente descrivibile, la CIE (Commission Internationale de l'Eclairage) ha valutato e concordato norme vincolanti per le diverse tipologie di sorgenti luminose. Queste fonti di luce riproducibili sono denominate "illuminanti" e sono rappresentate e descritte con dei valori (energia relativa rispetto alla lunghezza d'onda) in tabelle,  utilizzati per i calcoli colorimetrici.

Fra questi “illuminanti” tabulati ci sono i più diffusi tipi di luce, Luci solari, lampade al tungsteno, lampade fluorescenti o particolari fonti di luce.
 

 

D: I valori degli illuminanti sono vincolanti e fissi o possono cambiare da un software all'altro?

R: I valori sono standard e normati per tutti i costruttori di apparecchi di misura!

Ogni produttore di strumentazione di misura del colore e della luce deve fare riferimento agli illuminanti CIE definiti nelle tabelle, dalla stessa commissione, per ogni illuminante.

A titolo di esempio, si potrebbe dare un'occhiata a files.cie.co.at/204.xls per visualizzare i valori degli illuminanti D65 e A. Se siete interessati alla lista completa dei valori di tutti gli illuminanti, potete visitare il sito della CIE e richiedere le tabelle dati.
 

 

D: Qual è l'illuminante corretto per la mia applicazione o prodotto?

R: Dipende, può variare da applicazione a applicazione ...

Ad esempio: lo standard industriale per la luce diurna è la D65, ma nel settore della stampa e delle arti grafiche, lo standard di luce del giorno è la D50. In altre applicazioni, dove ad esempio il manufatto prodotto viene generalmente visto sotto lampade fluorescenti, non ha senso utilizzare una luce solare come la D65 o la D50, ma è più logico valutare il colore dei manufatti sotto l’illuminante TL84 (luce artificiale fluorescente). Se non siete sicuri, ho richiedete al committente quale illuminante utilizzare, ho concordate questo con l’ufficio tecnico.

Le pagine seguenti vi daranno alcuni dettagli sugli illuminanti usati più importanti.
 

Illuminanti CIE lista di riferimento e specifiche tecniche

Generale:
Come regola generale, tutti gli illuminanti vengono confrontati con la distribuzione spettrale di energia del radiatore, cosiddetto corpo nero, cioè un radiatore di temperatura artificiale che irradia luce con un colore specifico a temperature definite, unità di [K]. Anche se questo dovrebbe essere un punto di riferimento solo per lampade ad incandescenza, è spesso utilizzato come riferimento anche per tutte le altre fonti di luce.
Si prega di tenere presente che per tutti gli altri illuminanti, diversi da quelli ad incandescenza (ad esempio tutti i D-illuminanti) questi valori sono relativi e definiti rispetto alla "temperatura di colore correlata" (CCT).

Ulteriori informazioni sugli illuminanti CIE possono essere trovati nella CIE 15:2004.

 

Daylight illuminanti:

Sono gli illuminanti che rappresentano condizioni di luce diurna, quelli più in uso oggi sono:

C: vecchio standard per luce diurna media del cielo del nord, definito nel 1931 dalla CIE con un CCT di 6774K, con un contenuto di UV inferiore alla D-tipo, non ha più lo status CIE di "illuminante standard"

D50: il primo definito nel 1974 e nel 1975 certificato da ISO: 3664, questo illuminante della luce del giorno è il riferimento per la stampa e l'industria delle arti grafiche, CCT 5003K (ISO rivisto nel 2009), non ha lo status CIE di "illuminante standard".

D65: definito nel 1964, D65 è diventato l’illuminante solare standard (luce diurna media del mezzogiorno del cielo del nord) di riferimento per l'industria, per varie applicazioni con un CCT di 6504K, descritto e usato come  riferimento nella norma ISO: 3668, ASTM 1729 e DIN6173-2

Per definizione, la CIE e la ISO stabiliscono che "la CIE D65 è l’Illuminante normalizzato da utilizzare in tutti i calcoli colorimetrici che richiedono la rappresentazione della luce solare, a meno che non ci siano ragioni specifiche per l'utilizzo di un illuminante diverso". (ISO 11664-2:2007 (E) / CIE 014-2 S / E: 2006)
 

Lampade ad incandescenza / tungsteno

A: definito nel 1931 come "illuminante standard" CIE, l’ illuminante rappresenta la tipica illuminazione domestica con filamento al tungsteno. La sua distribuzione spettrale relativa di potenza è quella di un radiatore di Planck ad una temperatura di circa 2856K.

 

Lampade fluorescenti

12 tipi di lampade fluorescenti sono state definite dalla CIE, nominati da F1 a F12, questo per rappresentare le diverse  combinazioni di gas e fosfori utilizzati nelle lampade fluorescenti. Tra questi 12, tre sono i più comunemente utilizzati nell'industria e in quanto tali, sono i più importanti per le valutazioni colorimetriche.

F2: chiamato anche "CWF" (bianco freddo fluorescente), questi tipi di lampade hanno un CCT di 4230K e costituiscono la classica illuminazione d’ufficio

F7: lampada fluorescente a banda larga, approssimazione della D65 con un CCT di 6500K.

F11: anche conosciuta con il nome di TL84, lampada fluorescente a banda stretta (tri-band) è in gran parte utilizzata nell’illuminazione dei magazzini e ha un CCT di 4000K.

Nota applicativa

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